Lattine e arte della calligrafia: sembra davvero uno strano binomio. Ma se si cerca nella rete con la parola chiave cola pen tutto diventa chiaro e a prendere forma è un campionario di strumenti con cui gli appassionati e i cultori di questa pratica antica, e oggi in piena fase di riscoperta, realizzano i loro lavori.

 

 

Ad ala di farfalla o a punta larga le cola pen sono spesso modellate dagli stessi artisti, pezzi unici pensati “su misura” per il risultato che si vuole ottenere. E sul web abbondano i tutorial che permettono di apprendere, passo dopo passo, il processo con cui autocostruirsi gli strumenti di scrittura a partire dalla materia prima più facilmente reperibile: una lattina in alluminio per bevande vuota.

La facile lavorabilità e la flessibilità del lamierino delle lattine – di cola e non solo – ha reso popolare questo materiale tra la community internazionale dei calligrafi, cultori di un’arte che in piena era digitale sta rilanciando la creazione artistica con carta e inchiostro.

Il percorso che ha portato all’attuale riscoperta della calligrafia si è sviluppato anche grazie a fenomeni che nei decenni recenti si sono caratterizzati come trend di massa, come l’arte dei graffiti e murales e quella del tattoo, il tutto forse facilitato dal rapporto pressoché quotidiano che chiunque utilizzi un computer può avere con le “font”, i caratteri. Un fattore non trascurabile , che ha prodotto quantomeno un inizio di “alfabetizzazione tipografica di massa”.

La scelta di caratteri che un qualsiasi sistema operativo mette a disposizione dell’utente e la facilità di sperimentare ha reso familiare a un vastissimo pubblico una pratica prima confinata a cultori o professionisti della tipografia.

 

 

Ma è invece sull’arte tutta manuale della scrittura artistica su carta che si è focalizzato uno degli eventi più affascinanti della Design Week 2016, svoltasi in aprile a Milano. Ed è qui che entra in scena l’alluminio. “The Design of Words” organizzata da Le Balene (un’agenzia di comunicazione milanese) e Trees Home (una casa di produzione video) con la partnership di Cial, Consorzio nazionale per il riciclo dell’alluminio. A essere messo in scena è stato il lavoro di alcuni tra gli artisti più noti a livello internazionale, membri della community dei Calligraphy Masters.

A Milano sono stati esposti i taccuini che, inviati agli artisti dislocati in giro per il mondo, sono stati “lavorati” e quindi rispediti per andare ad arricchire la parte espositiva dell’evento.

Grazie alla partecipazione diretta di cinque “masters” della community a “The Design of Words” si sono tenuti dei workshop aperti al pubblico e dedicati a diversi aspetti dell’arte della calligrafia: tecniche e regole di composizione, logo design, stili gotici, lettering tribale, calligrafia per progetti su larga scala, 3D e disegni anamorfici.

Questi stessi artisti hanno proposto la seconda componente dell’esposizione, ovvero le cola pen, realizzate grazie alla materia rinnovabile – l’alluminio delle lattine riciclato – messa a disposizione da Cial e progettate per rispondere alle esigenze di stile ed espressive di ogni “mano”. 

 

 

Gli artisti presenti a Milano

Calligraphy Masters

Piattaforma online nata nel 2013 come nodo informativo sulla pratica contemporanea della calligrafia, è oggi evoluta in vera e propria community cui collaborano i migliori esperti mondiali di questa disciplina. 

calligraphymasters.com/ 

www.instagram.com/calligraphymasters/

www.facebook.com/CalligraphyMasters/?fref=ts 

Theosone

www.instagram.com/theosone/ 

Zepha

www.abadiafez.com/ 

www.instagram.com/zepha1/ 

FrakOne

www.instagram.com/frak_one/

www.facebook.com/frakonehxcalligraphy/ 

Pokras Lampas

www.instagram.com/pokraslampas/ 

www.facebook.com/calligrafuturism/ 

Tolga Girgin

www.be.net/tolgagirgin99 

www.instagram.com/tolgagirgin99

 

 

Info

balene.it/

treeshomefilm.squarespace.com/

www.cial.it