Sul fronte dell’economia circolare nella gestione dei rifiuti la Commissione europea ha portato a compimento una significativa parte della sua azione riformatrice: un anno fa, il 4 luglio 2018, entrava in vigore il “Pacchetto economia circolare”, le quattro direttive che nel modificare sei direttive su rifiuti, imballaggi, discariche, veicoli fuori uso, pile e Raee hanno aperto la strada alla gestione “circolare” dei rifiuti. A distanza di un anno (il 2 luglio 2019) è entrata in vigore la direttiva 2019/904/Ue sulla plastica che ha vietato il commercio di diversi prodotti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e cotton-fioc, nonché i prodotti in plastica oxo-degradabile e ha imposto agli Stati membri di avviare misure per ridurre il consumo di altri prodotti.

Lo scopo della direttiva sulla plastica è spingere per una industria della plastica intelligente, innovativa e sostenibile in cui la progettazione e la produzione rispettino le esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio. Nella Ue, infatti, attualmente solo il 30% della plastica viene riciclata e la domanda di plastica riciclata nel mercato europeo è pari al 6%.

Sul fronte energetico la Commissione è riuscita a fare approvare da Parlamento e Consiglio Ue il “Pacchetto energia pulita” composto da otto provvedimenti normativi ora pienamente in vigore. Si tratta di una importante riforma che va dalla riorganizzazione del mercato elettrico per renderlo più integrato, sicuro e competitivo, alla ridefinizione della disciplina sulle energie rinnovabili per arrivare alle norme sull’efficienza energetica che spingono per la decarbonizzazione gli immobili.

Quattro provvedimenti sono datati 5 giugno 2019: la direttiva 2019/944/Ue e il regolamento 2019/943/Ue sul mercato interno dell’elettricità, il regolamento 2019/941/Ue sulla prevenzione dei rischi da blackout e il regolamento 2019/942/Ue sulla cooperazione tra i regolatori nazionali dell’energia. A questi si aggiungono altri quattro provvedimenti approvati in precedenza: le direttive sulle energie rinnovabili (2018/2001/Ue) e sull’efficienza energetica (2018/2002/Ue), il regolamento sulla governance dell’energia 2018/1999/Ue e la direttiva sull’efficienza energetica in edilizia 2018/844/Ue.

Anche sul piano della finanza sostenibile la Commissione Ue può festeggiare le fasi finali dell’approvazione di tre importanti regolamenti per dirottare gli investimenti privati verso l’economia circolare e iniziative a bassa emissione di carbonio. Sono in via di approvazione il regolamento sulla creazione di un quadro per facilitare gli investimenti sostenibili, quello sull’informativa relativa agli investimenti sostenibili e ai rischi di sostenibilità e quello che introduce un indice low carbon negli indici di riferimento degli strumenti finanziari.

Novità anche in materia di trasporto merci pericolose: dal 1° luglio 2019 sono divenute definitivamente applicabili le nuove disposizioni su classificazione, imballaggio ed etichettatura delle merci pericolose ai fini del trasporto su strada come previsto dal Trattato internazionale Adr 2019.

Le azioni per combattere l’inquinamento della CO2 intanto non si fermano. Il regolamento 2019/856/Ue in vigore dal 17 giugno ha lanciato il Fondo per l’innovazione che finanzierà tecnologie innovative per modernizzare il settore energetico e spingere verso una economia a basse emissioni di CO2.

Per quanto riguarda i biocarburanti si segnala anche il regolamento 2019/807/Ue che limita la diffusione di colture dedicate per la produzione di biocombustibili. 

Intanto dal 16 luglio 2022 con il regolamento 2019/1009/Ue ci saranno nuove regole per la circolazione nella Ue dei fertilizzanti (spazio a marcatura Ce e commercio anche per concimi organici, organo-minerali e biostimolanti) e criteri end of waste (cessazione della qualifica di rifiuti) per un rifiuto contenuto in un fertilizzante.

Infine, due novità sulle sostanze pericolose. Col regolamento 2019/636/Ue è stato aggiornato il regolamento del 2004 sugli inquinanti organici persistenti (Pop) inserendo il pentaclorofenolo a decorrere dal 31 ottobre 2019, mentre dal 3 gennaio 2021 ai sensi del regolamento 2019/957/Ue scatterà il divieto di commercio di prodotti spray contenenti (3,3,4,4,5,5,6,6,7,7,8,8,8-tridecafluoroottil) silanetriolo – e suoi derivati – associati a solventi organici.