Viene chiamata mixed waste sorting (MWS), “selezione dei rifiuti misti e rappresenta l'ultima opportunità per recuperare materiali riciclabili come plastica, metalli e carta che sfuggono al sistema della raccolta differenziata. La società di consulenza Eunomia è stata incaricata da Reloop e Zero Waste Europe di esaminare i benefici ambientali di questa selezione finale, che eviterebbe il ricorso alla termovalorizzazione o l’invio a discarica dei rifiuti. Una fase che secondo lo studio può contribuire significativamente agli obiettivi climatici di Bruxelles.

In sostanza il rapporto Mixed Waste Sorting to meet the EU´s Circular Economy Objectives aveva l’obiettivo di scoprire se, e in che misura, i target di riciclo europei possono essere raggiunti solamente attraverso una migliore riciclabilità degli imballaggi e un aumento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. E in caso contrario, quali misure potrebbero essere adottate per raggiungerli. Il risultato del paper ha confermato il ruolo fondamentale della selezione dei rifiuti misti.

Mixed waste sorting e riduzione delle emissioni

Nel report si stima che il contributo più importante del mixed waste sorting sia la riduzione delle emissioni di gas serra associate ai rifiuti. “Si tratta di un metodo efficace per garantire che i materiali ad altra intensità energetica non vadano persi nelle discariche o inceneriti, ma possano essere riciclati così da ridurre la domanda di materie prime”.

Eunomia ha preso in considerazione tre Paesi europei con elevate prestazioni di riciclo come Germania, Belgio e Svezia per capire il vero potenziale della selezione dei rifiuti misti. La selezione di rifiuti misti potrebbe far risparmiare da 10 a 23 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti all’anno, a seconda del miglioramenti della raccolta differenziata. Ciò significherebbe un risparmio fino al 21% sulle emissioni totali del settore dei rifiuti europeo (al 2020). Il risparmio salirebbe a 28 milioni di tonnellate, pari al 25% delle emissioni complessive, se venissero introdotti sistemi di raccolta differenziata più ambiziosi e più efficienti.

"Solo quando tutti gli Stati membri introdurranno misure per separare efficacemente i materiali riciclabili dai rifiuti misti prima del trattamento termico e dello smaltimento in discarica, ci sarà un certo grado di fiducia nel raggiungere obiettivi di riciclo degli imballaggi in plastica e carta”, ha dichiarato Clarissa Morawski, CEO di Reloop.
Secondo lo studio, l’introduzione obbligatoria di una selezione dei rifiuti misti contribuirebbe inoltre a garantire che i target di riciclo degli imballaggi in plastica e carta vengano raggiunti entro il 2030. Nei tre Paesi esaminati, si prevede che il sistema MWS entro il 2030 aumenti i tassi di riciclo dal 50% al 62% in Germania, dal 53% al 65% in Belgio e dal 44% al 58% in Svezia.
Secondo Janek Vähk, Coordinatore del Programma Clima, Energia e Inquinamento atmosferico di Zero Waste Europe, è chiaro che la selezione dei rifiuti misti è una soluzione essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici: “Oltre alla raccolta differenziata, il suo ruolo complementare deve essere riconosciuto dalle politiche europee”.

Verso una selezione dei rifiuti misti obbligatoria?

In un contesto legislativo dinamico come quello europeo, in cui sono in corso revisioni e riforme di importanti direttive come la Waste Framework Directive, la Industrial Emissions Directive e la Renewable Energy Directive, Zero Waste Europe e Reloop propongono alcune idee per consentire una rapida transizione verso una maggiore circolarità.
Attraverso le direttive sulle emissioni industriali e quella sui rifiuti, sarebbe fondamentale
imporre l'uso di sistemi di selezione dei rifiuti misti di qualità per salvare materiali riciclabili dall’incenerimento. L’altro suggerimento consiste nel definire legalmente cosa si intenda per "trattamento dei rifiuti prima della messa in discarica" nella direttiva per le discariche (Landfill Directive).

Nel caso di utilizzo di rifiuti misti per la produzione di energia rinnovabile, gli operatori siano tenuti ad applicare sistemi di selezione dei rifiuti misti che soddisfino determinati criteri di prestazione, in modo da ridurre al minimo la quota non rinnovabile di energia generata dai rifiuti misti.
Nello studio si chiede di
eliminare dalla direttiva quadro sui rifiuti la possibilità di catalogare come "recupero" l'incenerimento dei rifiuti urbani e si legge della proposta di includere gli impianti di incenerimento nel sistema di scambio di quote di emissione (ETS) europeo entro il 2028. Un’aggiunta che Bruxelles ha già inserito nella bozza di riforma dell’ETS.
Infine si suggerisce di
vietare l'incenerimento e lo smaltimento dei materiali riciclabili o riutilizzabili attraverso la revisione della Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio o della Waste Framework Directive.

La raccolta differenziata ha dimostrato di essere una pratica circolare necessaria, ma probabilmente non sufficiente. Per perfezionare il recupero e riciclo e raggiungere i target climatici, la selezione dei rifiuti misti potrebbe chiudere definitivamente il cerchio di tutta quella materia ancora riciclabile. Risorse che ancora troppo spesso invecchiano nelle discariche senza alcun motivo.

Immagine: Envato Elements