Ciò che la natura può offrire è più grande della nostra immaginazione e i progetti selezionati dalla CBE JU (Circular Bio-based Europe Joint Undertaking), l’organo pubblico privato per la strategia bioeconomica europea, lo dimostrano. Con l’assegnazione dei primi finanziamenti, 116 milioni di euro del primo bando 2022, sono 21 i progetti selezionati dalla CBE JU, partnership pubblico privata dove il pubblico è la Commissione europea e il privato è il Bio-Based Industries Consortium (BIC), organizzazione senza scopo che rappresenta gli interessi del settore privato nel processo di trasformazione green del continente, con oltre 100 soci (di cui fa parte l’autore con NerosuBianco con il ruolo di promuovere la ricerca e il trasferimento tecnologico, ndr). Un totale di 293 beneficiari provenienti da 27 Paesi dell'UE, si sono aggiudicati il supporto finanziario per lo sviluppo di nuovi prodotti e materiali a base biologica, impianti di produzione unici nel loro genere e processi innovativi per compiere un passo avanti nella transizione europea verde e circolare verso il progressivo abbandono dei materiali di origine fossile.

I progetti bandiera in Spagna e Francia

I progetti flagship sono quelle iniziative che puntano a realizzare infrastrutture innovative e uniche nel loro genere su scala industriale e capaci di dare impulso a nuove filiere: sono due quelli selezionati che otterranno complessivamente 28 milioni di euro.

Il più importante è Sustainext, bioraffineria che mira a rivoluzionare l'industria degli estratti botanici, coinvolge 21 partner da tutta Europa ed è coordinato dalla società spagnola Natac. Sustainext trasformerà un impianto di produzione esistente a Hervas, antico borgo spagnolo in Estremadura, una delle regioni più rurali della Spagna, in una bioraffineria circolare che produrrà estratti a base vegetale per alimenti, integratori alimentari, mangimi, fertilizzanti, cosmetici e prodotti chimici. La bioraffineria è l'epicentro del progetto ed è destinata a diventare la più innovativa e all'avanguardia in Europa, creando nuovi posti di lavoro e valorizzando l’economia del territorio con una nuova filiera circolare.

SylPlant, un consorzio di 17 partner guidati da Arbiom realtà che attraverso un processo di fermentazione è in grado di creare proteine alimentari da materie prime organiche non edibili, replicando sinteticamente la digestione bovina. Grazie al finanziamento ottenuto, verrà realizzato il primo impianto per la produzione di 10.000 tonnellate all'anno di un ingrediente base per l’alimentazione umana e animale ricco di proteine ​​attraverso la combinazione di materie prime come residui agricoli o forestali con il lievito. Il progetto svilupperà diversi prototipi innovativi con questo elemento: nutrienti sostenibili per alimenti umani e per animali domestici, mangimi per acquacoltura. Si tratta del primo stabilimento Arbiom in Francia il cui processo di lavorazione per la creazione di proteine e nutrienti alternative a quelli di origine animale fornisce una risposta sostenibile e innovativa ai bisogni alimentari del futuro.

Bioeconomia dagli imballaggi all'automotive

I finanziamenti della CBE JU renderanno possibile anche lo sviluppo di prodotti e applicazioni per molti altri settori come l'edilizia, gli imballaggi e il tessile. Tra le risorse che verranno utilizzate, vi sono i residui agricoli, piante terrestri e acquatiche, e i residui di legno.
Le azioni dei progetti vanno dalla coltivazione di biomassa su terreni marginali per la produzione di fibre biobased e la rivitalizzazione del suolo alla cattura delle emissioni di CO2 dagli impianti di trattamento delle acque reflue e alla loro trasformazione in plastiche ad alte prestazioni.

Ecco i progetti più rilevanti:

Redysign utilizzerà 4,4 milioni di euro di finanziamenti della CBE JU per creare imballaggi smart per carne fresca a base di lignina, contenenti sensori per prevenire il deterioramento prematuro degli alimenti, il tutto insieme a un processo efficiente per il riciclaggio degli imballaggi.

Thermofire ha ottenuto circa 4,5 milioni di euro per produrre materiali ignifughi a base biologica per i settori automobilistico, aerospaziale e tessile, utilizzando materie prime come la cellulosa e il lino. I materiali saranno più leggeri e meno costosi delle loro controparti a base fossile, pur mantenendo i livelli di prestazioni richiesti in condizioni difficili.

Synoprotein ha ottenuto 5 milioni di euro per formulare un processo sostenibile che trasformerà i residui delle segherie in proteine unicellulari per l'alimentazione dei pesci e animale e produrrà biochar – carbone vegetale, catturando al contempo CO2.

La prossima call per l’assegnazione dei fondi

La scadenza della prossima call è fissata per il 20 settembre 2023: CBE JU assegnerà questa volta 215,5 milioni di euro coprendo 18 ambiti di innovazione diversa. L’obiettivo questa volta sarà dare continuità a iniziative già in corso, dare ossigeno all’innovazione perché possa crescere, aumentare la competitività del settore biobased in Europa. L’ecosistema delle bioindustrie circolari come l’immaginazione non va in vacanza.

Immagine: Envato Elements