Con comunicazione del 18 aprile 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha istituito il Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici per facilitare e garantire la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU). “Con il Registro Pneumatici viene istituito uno strumento importante che contribuirà alla gestione corretta e sostenibile degli pneumatici che non possono più essere utilizzati”, ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto.

Il decreto prevede l’iscrizione dei soggetti obbligati al Registro per via telematica, attraverso il Portale messo a disposizione dalle Camere di commercio. Gli operatori, le amministrazioni e i cittadini possono consultare sul portale le informazioni sulla gestione degli PFU, le statistiche e gli elenchi di imprese iscritte. Attraverso l’area riservata, le imprese possono trasmettere le informazioni per l’iscrizione e le comunicazioni periodiche relative ai dati sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti al termine del loro utilizzo.

Come è spiegato nel provvedimento, anche i soggetti che immettono pneumatici sul mercato nazionale attraverso la vendita a distanza adempiono agli obblighi di gestione e rendono visibile nel proprio sito internet il numero di iscrizione al Registro, che deve essere comunicato alle piattaforme online dai soggetti che utilizzano le stesse per la vendita a distanza.

“È una buona notizia quella della istituzione da parte del MASE del Registro Nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici”, ha commentato Giuseppina Carnimeo, di recente nominata direttrice generale di Ecopneus, la società consortile senza scopo di lucro che ogni anno gestisce il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero di mediamente 200.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso. “Un tassello importante, atteso da tempo dal Sistema Nazionale di gestione dei PFU, che potrà contribuire a una più efficiente gestione dei PFU in Italia, da sempre primo e unico obiettivo per Ecopneus. Il sistema nazionale attivo da oltre 14 anni ha visto emergere nel tempo ambiti di miglioramento che non possiamo ignorare e che il Ministero, con questo provvedimento, conferma che sono ben presenti e che rappresentano un tema prioritario per le istituzioni.”

 

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