Un totale di 243 miliardi di euro per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale in Europa. Il 23 giugno il Parlamento europeo ha approvato il Fondo regionale e di coesione integrato, il più grande fondo pubblico dell’UE, mettendo l’accento, oltre che sulla ripresa post Covid-19, sulle azioni per il clima, lo sviluppo dell’economia circolare e la crescita sostenibile.

Cosa c’è nel pacchetto coesione UE

Il cosiddetto "pacchetto coesione" comprende l'obiettivo di cooperazione territoriale europea (Interreg), il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione, come anche il regolamento recante disposizioni comuni e un insieme di norme che regolano i fondi regionali, di coesione e sociali dell'UE per i prossimi sette anni.
I tre regolamenti, approvati in via definitiva, saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'UE il 30 giugno ed entreranno in vigore il giorno successivo.
In linea con le nuove norme sulle disposizioni comuni,
i tre fondi dovranno destinare almeno il 30% delle loro risorse all'azione per il clima, all'economia circolare e agli investimenti nella crescita sostenibile e nella creazione di posti di lavoro.
L’obiettivo dei finanziamenti è di garantire una ripresa post Covid-19 costruendo un sistema più resiliente. I sostegni previsti vanno a settori molto eterogenei, dalla sanità pubblica alla cultura, dal turismo sostenibile alla trasformazione digitale. Sono previste anche misure specifiche per PMI e regioni ultraperiferiche (nell’ambito del fondo Interreg).
S
ono invece esclusi dal sostegno gli investimenti legati all'energia nucleare o ai combustibili fossili ad eccezione dei progetti sul gas naturale in sostituzione del carbone (fino al 31 dicembre 2025).
Per ricevere i finanziamenti UE, i paesi dovranno rispettare la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e l'accordo sul clima di Parigi, promuovere la parità di genere e combattere la discriminazione.

Un’occasione per la ricostruzione sostenibile e la lotta alle disuguaglianze

L'Europa non può sopravvivere senza coesione e solidarietà.- ha dichiarato il Presidente della commissione per lo sviluppo regionale, Younous Omarjee - Ed è proprio attraverso una maggiore coesione e convergenza che potrà superare le attuali difficoltà. È l'obiettivo di questi fondi strutturali, che hanno aiutato l'Europa a costruirsi e che ora l’aiuteranno a ri-costruirsi”.
"Dal turismo
al social housing, è un pacchetto che offre enormi opportunità e prepara gli Stati membri ad affrontare le sfide internazionali, come la pandemia di Covid-19, la crisi migratoria e la crisi climatica. - commenta Andrea Cozzolino, eurodeputato leader su FESR-CF - La politica di coesione dell'UE è un insieme di strumenti senza precedenti per combattere le disuguaglianze e non lasciare indietro nessuno".