“Un mondo al 99% rinnovabile per un equofuturo”. Con questo motto si presenta l’undicesima edizione del Festival Ecofuturo, che si terrà a Roma, dall’8 all’11 maggio, negli spazi della Città dell’Altra Economia.

Organizzato dall’attiva comunità di Ecofuturo (che è anche un magazine), guidata da Fabio Roggiolani e Michele Dotti, il festival si è ritagliato in questi anni un suo peculiare spazio nel panorama degli eventi sulla sostenibilità, proponendosi come una sorta di grande laboratorio, una vetrina di buone pratiche e soluzioni prêt-à-porter per la transizione ecologica.

Il focus dell’edizione 2024 sono le energie rinnovabili e in particolare le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), ma ci sarà come sempre modo di parlare di tanti altri aspetti della transizione, dalla mobilità all’economia circolare, dalla bioedilizia alla salute.

I temi del Festival Ecofuturo 2024

Il motto dell’edizione 2024 dice molto sugli intenti e lo spirito del festival: quel “99%”, che non è un “100%”, indica, come spiegano gli organizzatori, un approccio “lontano dagli assolutismi”, ma che comunque vuole essere deciso ed efficace, e vuole servirsi di tecnologie già disponibili e presenti sul mercato.

Ecco dunque che i quattro giorni di Ecofuturo saranno l’occasione per presentare una serie di innovazioni tecnologiche pronte all’uso: gli impianti di microeolico, la macchina per produrre biochar e quella per sterilizzare i rifiuti sanitari, sistemi per la generazione di energia rinnovabile su ruote, serre intelligenti, pavimentazioni stradali senza asfalto bituminoso e molte altre.

Il focus principale sarà però la transizione energetica e in particolare le Comunità Energetiche Rinnovabili. Un tema caro a quelli di Ecofuturo, che già nel 2017 raccolsero 35.000 firme per promuovere il decreto legislativo che finalmente quest’anno è stato approvato e pubblicato. La rete di Ecofuturo ha già realizzato alcune comunità energetiche e durante il festival si discuterà di come implementare questo tipo di soluzioni nei Comuni, ma anche a livello micro, come in condomini e scuole.

Altro tema importante del Festival è l’agricoltura carbon negative, di cui si parlerà con il Consorzio Italiano Biogas (CIB), storico sponsor della manifestazione. Dalla semina su sodo alla cattura del carbonio nel suolo, dall’utilizzo del digestato come fertilizzante alla produzione di biogas, l’agricoltura offre svariate soluzione climate friendly.

Non potevano mancare naturalmente i temi della mobilità sostenibile (all'interno della manifestazione ci sarà anche un'esposizione di veicoli elettrici) e quello dell’edilizia sostenibile (efficientamento energetico, bioarchitettura, retrofitting e opportunità di finanziamento).

Libri e workshop

Le serate del Festival sono dedicate alle novità editoriali sui temi della transizione ecologica con un fitto programma di presentazioni. Una vera e propria rassegna nella rassegna, che seguirà questo calendario:
mercoledì 8: Gli errori Fecondi di G.B. Zorzoli e Comunità Energetiche. Esperimenti di generatività sociale e ambientale di Giuseppe Milano;
giovedì 9: Alberodonti d’Italia di Tiziano Fratus e La Merigge di Fabio Roggiolani;
venerdì 10: Vivere felici senza gas di Sergio Ferraris e L’urgenza di agire. Perché e come abbandonare rapidamente le fonti fossili di Marco Giusti;
sabato 11: Un segreto difficile da mantenere di Michele Dotti.

Nei giorni del Festival sarà anche possibile partecipare a una serie di workshop pratici, gratuiti ma accessibili solo previa prenotazione (inviare una mail a info@ecofuturo.eu).
I workshop saranno sugli impianti di energie rinnovabili, la geotermia a ciclo binario e la costruzione di una cupola geodetica realizzata con bamboo e calce-canapa.
Sarà inoltre offerto un servizio di consulenza per l’acquisto di pannelli fotovoltaici da balcone.
E infine, sarà possibile “rottamare” la propria vecchia macchina del caffè e scambiarla con una nuova adatta alle capsule totalmente compostabili di Caffè Pascucci.

Tutti gli incontri e i workshop sono gratuiti.
Info e programma: www.ecofuturo.eu/festival/

Immagine: Città dell'Altra Economia