Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, ha presentato il 28° rapporto annuale sulla raccolta e il riciclo di carta e cartone, e i risultati sono positivi. In una conferenza tenutasi mercoledì 19 luglio al Palazzo Tursi di Genova, alla presenza del sindaco della città Marco Bucci, il presidente di Comieco, Alberto Marchi, ha spiegato che nel 2022 in Italia sono stati raccolti oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici (+0,6% sul 2021) e il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici si è attestato all’81,2%, superando quindi l’obiettivo UE al 2025 e avvicinandosi già a quello 2030 (85%).

La crescita contenuta rispetto all’anno precedente è stata spiegata da Marchi con la riduzione dei consumi: “Abbiamo gestito meno materiale rispetto al 2021 ma non perché si ricicla meno: è il rallentamento del mercato a far contrarre il tasso di riciclo. Contiamo di recuperare nel 2023”.

L’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime dovuto alla guerra in Ucraina, in effetti, ha avuto evidenti conseguenze sui tassi di inflazione e ha ridotto soprattutto i consumi alimentari, facendo calare la produzione di rifiuti di oltre 1 milione di tonnellate.

A confermare l’andamento positivo, tuttavia, c’è la media nazionale della raccolta pro capite, che cresce fino a 61,5 kg, pur con differenze tra le macroaree Nord, Centro e Sud. Le regioni più virtuose sono infatti l’Emilia-Romagna per il Nord, con una media pro capite di oltre 90 kg per abitante, la Toscana per il Centro con quasi 88 kg per abitante, e per il Sud la Sardegna, che però sfiora i 60 kg/ab.

Un momento della conferenza stampa Comieco 

Raccolta e riciclo di carta e cartone a Nord, Centro e Sud

“La raccolta differenziata è stata ed è come la tv: ha unito gli italiani diventando un’abitudine comune, assumendo una grande funzione civica”, ha dichiarato durante la presentazione del rapporto il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti. E tuttavia ci sono squilibri evidenti tra Nord, Centro e Sud.

Secondo i dati riportati da Comieco, infatti, al Nord il risultato complessivo di raccoltadi carta e cartone fa registrare quasi 8.000 tonnellate in più rispetto al 2021 (+0,4%). Prime per crescita Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna, che insieme raggiungono 20.000 tonnellate di nuova raccolta compensando così il calo di Piemonte, Veneto e Trentino-Alto Adige (-12.000 tonnellate). Friuli-Venezia Giulia e Liguria mantengono invece dati stabili.

Al Centro la crescita supera le 4.000 tonnellate (+0,5%) grazie a Toscana e Umbria, che aumentano di 12.000 tonnellate. Lieve calo invece per le Marche, con una contrazione di 5.000 tonnellate, e il Lazio (-3.000) su cui pesa soprattutto lo stato del servizio di raccolta nella città di Roma, che stenta a decollare.

Al Sud si registra un incremento della raccolta di quasi 8.000 tonnellate (+0,8%), con Campania stabile, Sardegna e Abruzzo in leggero calo (complessivamente -3.000 tonnellate rispetto al 2021), e le altre regioni con tassi di crescita positivi ma contenuti (al di sotto del 4%).

L’area meridionale è quella più critica, con oltre il 50% delle 800.000 tonnellate di carta e cartone che si stima finiscano ancora nell’indifferenziato, e la cui intercettazione sarà determinante per il superamento dell’obiettivo UE dell’85% di tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato al 2030.

Raccogliere tanto ma raccogliere bene: il futuro di Comieco

Montalbetti ha spiegato poi quali sono gli obiettivi futuri di Comieco. “È necessario sostituire sempre più, dove possibile, i materiali di origine fossile, senza demonizzare la plastica che ha moltissimi svantaggi ma anche alcuni vantaggi.” Principalmente però “bisogna incrementare la raccolta e il riciclo di carta e cartone, ma anche la qualità di quanto raccolto, al Sud e a Roma”. A questo scopo Comieco intende usare le risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: nell’ambito della specifica misura dedicata alla carta, oltre il 60% dei fondi è destinato allo sviluppo dell’impiantistica legata al riciclo di carta e cartone in Meridione.

Ma anche la situazione della capitale è critica. “Roma ogni anno manda 120.000 tonnellate di carta e cartone in discarica”, spiega Montalbetti. “Immaginiamo se potessimo intercettarne almeno la metà. Il raccolto totale a Milano presenta il 2% di impurità, la media delle grandi città è del 6% ma Roma è attorno al 12%. Bisogna raccogliere bene, non solo raccogliere tanto.” Il riferimento è a esempi come quello fatto dal vicedirettore di Comieco, Roberto di Molfetta, secondo cui “alcune amministrazioni comunali usano ancora il sacco di plastica per raccogliere la carta”.

Il consorzio ha così deciso di stanziare delle risorse aggiuntive: “3,5 milioni di euro per progetti di miglioramento delle quantità e qualità di raccolta”, ha proseguito Di Molfetta. “Perché per esempio al Sud ci sono Comuni che hanno raggiunto una buona quantità di raccolta ma con oltre il 10% di materiale non idoneo, che è tanto. Abbiamo un ufficio a Salerno che si occupa del Sud e stiamo prendendo contatti con i Comuni sopra i 30.000 abitanti per mettere a disposizione attrezzature adeguate per la selezione e la raccolta di carta e cartone. In questo è fondamentale il ruolo di Conai, e noi ci mettiamo in scia, perché la questione non riguarda solo la raccolta della carta ma di tutti i materiali.”

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