L’economia circolare è sulla bocca di politici e rappresentanti del business in Europa e non solo. Però spesso il vero problema che ne ostacola lo sviluppo è la mancanza di una struttura unificata che aiuti a identificare le opportunità e i potenziali ostacoli regionali e trans-regionali. Il 1° gennaio del 2017 si è compiuto un importante passo per la risoluzione di questo problema grazie al quale, dal contesto del programma Interreg Europe, è emerso il progetto CircE.

Grazie a questo strumento è stato possibile effettuare un’analisi “trans-regionale” che confronta le diverse regioni partner relative allo stesso settore dell’economia e “trans-settoriali” che valuta le relazioni tra i diversi settori dell’economia coinvolgendo otto partner europei.

Il successo del progetto dipende dall’ideazione da parte del consorzio CircE di una metodologia comune chiamata strumento di mappatura CircE (strumento CircE) che raccoglie informazioni e mappa le migliori pratiche esistenti dei soggetti coinvolti, progetti, opportunità di economia circolare e gli ostacoli che ne rallentano lo sviluppo. La capacità di evidenziare le interruzioni nella circolarità renderà l’approccio CircE un modello di riferimento per le istituzioni europee e i decisori politici e contribuirà a dare rilievo alla circolarità.

 

Una panoramica su CircE 

L’obiettivo principale dello strumento CircE è definire l’attuale situazione di base dell’economia circolare nelle Regioni CircE mediante la raccolta di dati sulle strategie e sulle attuali capacità di mappatura mantenendo un approccio orientato verso la catena di valore e integrato.

La struttura per la raccolta dei dati è ispirata all’approccio proposto dalla Iniziativa Vanguard “Nuova Crescita attraverso la Specializzazione Intelligente”, all’interno del progetto pilota Efficient and Sustainable Manufacturing – Esm (produzione efficiente e sostenibile). La struttura di riferimento per la catena di valore alla quale è conformato lo strumento CircE è illustrata nella figura 1. Essa condivide un terreno comune con un progetto analogo, Screen, creato dal Programma Horizon 2020 ed è anche conforme all’approccio consigliato nel Toolkit for Policymakers (set di strumenti per i decisori politici) proposto dalla Ellen Mac Arthur Foundation. Lo strumento CircE è stato ideato per affrontare una parte specifica dell’analisi totale. 

 

 

Definire lo scenario regionale relativo all’economia circolare

La prima parte dello strumento è dedicato all’analisi del posizionamento strategico della regione all’interno di una data area dell’economia circolare. Questa analisi viene innanzitutto affrontata mediante l’identificazione delle aree di Specializzazione intelligente (RIS3) della regione legate agli aspetti dell’economia circolare, anche in modo da assicurare che l’approccio sia conforme ai macro-obiettivi della regione.

Successivamente vengono raccolte le statistiche settoriali per definire il ruolo nell’economia regionale del settore. Inoltre, per rappresentare il potenziale di circolarità di ogni settore, viene identificata una serie di Indicatori/campi della circolarità. È richiesto un ulteriore set di attributi che verrà utilizzato per identificare i collegamenti potenziali correlati all’economia circolare con altri settori e regioni, con l’obiettivo di supportare le analisi trans-settoriali e trans-regionali della catena di valore.

 

Identificare gli attori/soggetti coinvolti e le loro capacità

Una volta che il posizionamento strategico della regione è stato definito, lo strumento mappa i soggetti coinvolti nella regione, con capacità correlate all’economia circolare, tra cui Industria, Ricerca, Sviluppo e Innovazione (R&D&I), Istituzioni legate all’istruzione e all’ideazione di politiche. Di conseguenza, questo innesca un’analisi delle capacità e delle competenze regionali per gestire le opportunità di economia circolare, combinando così l’approccio dall’alto verso il basso dell’analisi strategica, con quello dal basso verso l’alto dell’analisi operativa.

Per esempio, sono richiesti dati specifici per definire i settori di potenziale interesse per gli attori, la posizione nella catena di valore circolare, le capacità tecniche relative al ruolo mappato nella catena di valore, e l’input e l’output di materiali/componenti elaborati. Ognuno di questi è utile per identificare potenziali collegamenti trans-settoriali nella catena di valore.

La capacità di identificare la posizione all’interno della catena di valore è uno strumento potente, che aiuta a individuare collegamenti e a stimolare la cooperazione tra i soggetti coinvolti attivi nello stesso settore analizzato ma che lavorano in posizioni differenti della catena di valore circolare.

 

Identificare le buone pratiche e i progetti

Successivamente, l’analisi dello strumento CircE passa a descrivere progetti di economia circolare conclusi e in corso, e le buone pratiche emergenti relative ai settori e agli attori precedentemente identificati.

Nell’analisi dei progetti e delle buone pratiche, si presta particolare attenzione a:

  • i potenziali soggetti coinvolti che possono creare partnership con gli attori che creano la buona pratica per un suo ulteriore utilizzo e replicazione; 
  • i settori Target; 
  • il segmento della catena di valore influenzato dalla buona pratica; 
  • il livello di preparazione tecnologica (Trl, Technology Readiness Level) della buona pratica per valutare il suo livello di maturità.

 

Opportunità emergenti, barriere e opzioni politiche

Uno degli aspetti più innovativi dello strumento è quello relativo all’elencazione delle opportunità emergenti, che sintetizza le opportunità latenti e non esplicite di economia circolare desunte dalle analisi trans-settoriali, trans-regionali o dall’analisi delle carenze interne, e utilizzando le informazioni su settori, attori, buone pratiche e progetti, raccolti negli stadi precedenti della metodologia.

Per ogni opportunità sono richieste informazioni più dettagliate sulla tipologia (per esempio industriale, Ricerca e Sviluppo, innovazione, ideazione delle politiche, istruzione e formazione, consapevolezza sociale) e le previsioni sull’impatto a livello economico, sociale ed ecologico. Questi dati saranno utili per stabilire le future priorità tra le varie opportunità in vista della loro implementazione nelle regioni partecipanti.

In relazione a ogni opportunità, lo strumento dà il via a un’identificazione qualitativa e all’analisi dei potenziali ostacoli al loro sfruttamento. Vengono presi in considerazione diversi tipi di ostacoli appartenenti alle seguenti categorie: economia, insuccessi del mercato, errori normativi, fattori sociali.

Viene proposto un set di opzioni politiche per identificare il modo migliore per superare gli ostacoli, nell’ambito delle seguenti categorie: informazione e consapevolezza, piattaforme di collaborazione, piani di supporto del business, appalti pubblici e infrastrutture, struttura normativa, strutture fiscali.

 

Come lo strumento aiuta a identificare le opportunità

L’ambito più importante dell’intera metodologia dello strumento CircE è quello dedicato all’identificazione e mappatura delle opportunità. In questo campo viene eseguita dai partner di CircE un’analisi multi-regionale e multi-settoriale, utilizzando le analisi combinate di tutti i dati regionali raccolti riguardo a settori, attori, progetti, buone pratiche e opportunità. Le opportunità vengono identificate attraverso diversi meccanismi:

attraverso un’analisi delle carenze interne di una data regione. In particolare queste carenze possono essere identificate nell’analisi dei settori e delle buone pratiche o durante lo scambio di esperienza con altri partner del progetto;

attraverso un’analisi trans-settoriale o trans-regionale le opportunità si manifestano come opportunità di collegamento, buone pratiche, progetti e soggetti coinvolti in diversi settori o regioni; in questi casi il valore della cooperazione interregionale tra i soggetti coinvolti è cruciale per l’implementazione delle opportunità.

Al fine di supportare questa analisi è utile valutare il posizionamento nella catena di valore (figura 1) di tutti i dati relativi ad attori, buone pratiche, progetti e opportunità. Questo è visibile nella figura 3, nella quale viene fornito un esempio inerente alle buone pratiche dei partner del progetto in un settore specifico dell’EC (Ambiente costruito).

 

 

Il beneficio strategico dello strumento CircE rispetto agli obiettivi e attività del progetto

I dati raccolti dallo strumento CircE costituiranno la base per lo sviluppo di un sistema di supporto per le decisioni strategiche, finalizzato all’identificazione delle priorità di azione tra le opportunità attraverso un approccio formalizzato. Soppesando le opportunità in termini di impatti e valutando le conseguenze e l’idoneità delle opzioni politiche è possibile innescare nelle regioni un circolo virtuoso che promuove lo sviluppo di un numero sempre maggiore di iniziative efficaci nell’ambito dell’economia circolare da parte di attori regionali, insieme al continuo monitoraggio dei potenziali ostacoli e della loro rimozione.

L’attuale implementazione pilota degli strumenti CircE e delle relative metodologie all’interno del consorzio CircE rappresenta un importante test dell’approccio, e una valida base per le decisioni al fine di ideare politiche di EC all’interno delle regioni europee. Finora lo strumento ha reso possibile mappare 600 attori europei, 120 progetti intersettoriali, 140 buone pratiche, e l’identificazione di 191 nuove opportunità regionali e 40 opportunità interregionali, generando così fiducia nell’efficacia e nella praticabilità dell’approccio. 

 

 

CircE, www.interregeurope.eu/circe

Screen, www.screen-lab.eu

Toolkit for Policymakers, tinyurl.com/ybx7nd9c