Tramite il software proprietario, la startup Cloov permette ai brand di capi di abbigliamento e accessori di creare una piattaforma online di noleggio e di vendita second-hand. Attraverso il proprio Software-as-a-service (SaaS), in pochi mesi Cloov è in grado di lanciare sul mercato un sito re-commerce brandizzato in cui i partner possono comporre un’offerta modulabile per i propri clienti, con rental (one-off e/o abbonamento) e second-hand.

Parallelamente a ciò, la startup benefit si occupa anche della gestione a 360° degli store, facendosi carico della preparazione ed evasione degli ordini, del caricamento delle anagrafiche, dell’amministrazione dei pagamenti, del customer service e della fatturazione al cliente finale. Grazie a un know-how specifico per il rental e il second hand, l’azienda milanese gestisce tutti i flussi logistici: nel caso del noleggio, ad esempio, a ogni rientro si occupa di controllo qualità, sanificazione, lavaggio ed eventuali riparazioni dei capi, con l’obiettivo di estenderne il ciclo di vita.

Come funziona Cloov

Il noleggio dei vestiti può avvenire sia prenotando i capi per un periodo di tempo tramite un calendario, sia in abbonamento. In questo secondo caso, ogni mese si ha la possibilità di accedere a un pacchetto di capi e accessori che permettono di rinnovare il guardaroba e stare al passo con le tendenze senza dover acquistare nuovi abiti. Come hanno dichiarato a Materia Rinnovabile Olimpia Santella e Chiara Airoldi, cofondatrici e rispettivamente CEO e COO della startup, “Cloov propone una soluzione chiavi in mano, con un’offerta commerciale incentrata principalmente su fee variabili così da incentivare l’adozione del servizio da parte dei brand”.

Fondata nel giugno 2022, Cloov al momento lavora con due clienti principali, Atelier Emé, del gruppo Calzedonia, e Simonetta, produttore e distributore di abbigliamento luxury per bambini. A breve sono previsti altri lanci con marchi italiani di grande tradizione, e Cloov sta lavorando per abilitare tra gli 8 e i 10 brand entro la fine dell’anno. “A cavallo tra il 2024 e 2025 puntiamo al mercato estero, sia per portare i brand italiani su altri mercati sia per servire direttamente dei brand di altri Paesi, come Germania, Spagna e Nord Europa”, dichiarano ancora Santella e Airoldi. Attualmente, Cloov conta mezzo milione di capi allocati a magazzino.

Parte dalla community della Ellen MacArthur Foundation, Cloov offre un servizio altamente modulabile, con la possibilità di avere in un unico re-commerce noleggio one-off, noleggio in abbonamento e acquisto second hand. “Nell’implementazione di questo sistema circolare, uno degli obiettivi dei brand, oltre alla promozione di pratiche sostenibili, è quello di acquisire un nuovo pool di clienti, Gen Z e Millennials, sensibili alle tematiche ambientali”, concludono le fondatrici. Per questo motivo Cloov offre ai propri partner anche servizi di marketing personalizzati per creare awareness, generare traffico e aumentare le conversioni sulla piattaforma.

 

Sito web:

www.cloov.tech/

Nome:

Cloov

Settore:

Moda circolare

Plus:

Fornitura di soluzioni end-to-end ai partner e servizi di marketing personalizzati

Caratteristiche:
Servizio per le aziende che crea piattaforme online di noleggio e di vendita di seconda mano di capi di abbigliamento e accessori

 

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Immagini: Cloov

 

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