L’alluminio, in particolare, in ogni impiego e settore applicativo, rappresenta ed esprime pienamente i valori e i principi di un sistema orientato verso la cosiddetta economia circolare anticipando, perfino, le sfide e le opportunità proposte dalle strategie della Commissione europea anche nell’ambito di un uso efficiente delle risorse. 

Il consolidamento del ruolo del Consorzio su tutto il territorio nazionale e della rete di relazioni con Comuni e operatori, con cui è stato fino a oggi condiviso un importante percorso conseguendo rilevanti risultati, rappresenta ora quasi l’inizio di una nuova era. Siamo, infatti, pronti per affrontare le sfide che verranno condivise a livello europeo e le nuove opportunità che anche il nostro paese saprà cogliere attraverso l’adeguamento normativo.

Una disponibilità interna di rottame sempre più ampia, allo scopo di ridurre ulteriormente la dipendenza da altri paesi, è un obiettivo che il Consorzio persegue da tempo a favore di un’industria italiana dell’alluminio che si conferma tra i leader a livello mondiale per quantità e qualità della produzione, ormai al 100% derivata da riciclo pre- e post- consumo. 

Non a caso in fase di rinnovo dell’accordo quadro Anci-Conai, tra le principali novità abbiamo introdotto l’eliminazione della soglia massima di frazioni merceologiche similari conferibili assieme agli imballaggi. Questo vuol dire facilitare e favorire l’avvio a riciclo di oggetti e manufatti in alluminio di uso domestico, spesso di piccole dimensioni, giunti a fine vita e fino a poco tempo fa inseriti nel flusso dei rifiuti residuali. Oggi questi prodotti possono usufruire del flusso efficiente e consolidato della gestione del packaging in alluminio diventando una risorsa in più, anche in termini economici, per tutti i Comuni italiani e in ultima analisi per tutti i cittadini. 

Obiettivi sempre più ambiziosi da parte dell’Unione europea in termini di riciclo, con la necessità di adottare tecnologie ancora più avanzate e affidabili per garantire la massimizzazione di ogni tipo di frazione recuperabile limitando sempre più lo smaltimento finale, sembrano quasi replicare la strategia che da oltre dieci anni caratterizza il sistema di gestione di CiAl. Ovvero: “Zero discarica, 100% recupero”. 

In un’ottica di economia circolare, i cui principi sono particolarmente affini ai valori dell’alluminio, il metal to metal loop garantisce che l’energia e la materia presente in ogni singolo prodotto di alluminio permangano nel tempo, senza perdite di performance chimico-fisiche, venendo riutilizzate e, quindi, conservate in ogni successiva applicazione senza fine. Da qui anche il concetto di materiale permanente, associato ai metalli che, proprio per queste caratteristiche specifiche, non possono essere ricondotti alla categoria dei materiali derivati da risorse rinnovabili, ma nemmeno a quella dei materiali non rinnovabili. 

Proprio per fornire uno scenario aggiornato e prospettico dell’intera filiera produttiva e del ciclo di recupero connesso alle diverse tipologie di prodotti e applicazioni, associato a una analisi del contesto non solo nazionale ma anche europeo e mondiale, abbiamo affidato ad Ambiente Italia la stesura di un rapporto in grado di affermare le performance e i benefici economici, energetici, ambientali e sociali dell’alluminio. Così come le potenzialità e le aree di sviluppo possibili per uno “sfruttamento” ancora più ampio delle “miniere urbane dell’alluminio”. 

Lo studio offre, quindi, una fotografia della situazione attuale e ben rappresenta le interessanti opportunità e contributi che l’industria dell’alluminio saprà – e potrà – garantire in futuro, da protagonista, in quella che già oggi è una filiera intrinsecamente basata sui principi dell’economia circolare e che costituisce un concreto punto di forza dell’economia nazionale.

 

 

Consorzio imballaggi alluminio, www.cial.it

Ambiente Italia, www.ambienteitalia.it